MONTALCINO

Montalcino, perla del Brunello: cosa vedere in uno dei borghi più affascinanti della Toscana


Incastonato tra le colline della Val d'Orcia, nel sud della Toscana, Montalcino è molto più di un semplice borgo: è un viaggio nel tempo, un tuffo nella bellezza, una scoperta che si gusta – anche letteralmente – con tutti i sensi. Famosa nel mondo per il Brunello, uno dei vini più prestigiosi d’Italia, Montalcino custodisce tesori d’arte, architettura, natura e tradizione popolare che incantano chiunque vi metta piede.


1. La Fortezza di Montalcino: guardiana di pietra e di vino

La prima tappa, impossibile da ignorare, è la Fortezza. Costruita nel 1361 nel punto più alto del paese, questa maestosa struttura pentagonale fu eretta per difendere la città e oggi si presenta come una vera e propria terrazza sulla Val d’Orcia. Qui, tra bastioni percorribili e scorci mozzafiato, si respira il Medioevo… ma con un calice in mano: la Fortezza ospita infatti eventi culturali, concerti e, naturalmente, degustazioni di Brunello. Non è raro trovarsi in un’antica sala in pietra ad assaporare un vino che racconta il territorio quanto le sue mura.


2. Piazza del Popolo e Palazzo dei Priori: il cuore pulsante del borgo

Scendendo nel cuore del centro storico si arriva a Piazza del Popolo, elegante e raccolta, con l’imponente Palazzo dei Priori, sede del Comune, che si erge con la sua torre medievale merlata e l’orologio incastonato nella pietra. Sulle sue facciate si leggono ancora gli stemmi dei podestà che governarono la città nei secoli passati. È da qui che parte ogni passeggiata, ogni chiacchiera, ogni scoperta: Montalcino si visita a piedi, con lentezza e meraviglia.


3. Il Duomo: arte e silenzio in stile neoclassico

A pochi passi, nella piazza omonima, sorge il Duomo di Montalcino, ufficialmente concattedrale del Santissimo Salvatore. L’attuale edificio, realizzato nel XIX secolo su progetto di Agostino Fantastici, sorprende per la sua sobria eleganza neoclassica. All’interno, tra colonne e volte a botte, si respira un’atmosfera raccolta. Tra le opere, spicca l’Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre di Francesco Vanni (1588), mentre l’organo a canne, datato 1858, è ancora oggi protagonista di concerti e celebrazioni.


4. I Musei Riuniti: un piccolo scrigno d’arte e storia

In un percorso museale che affascina anche i meno appassionati, il Museo Civico e Diocesano di Arte Sacra espone oltre 200 opere in dodici sale disposte su tre piani. Ci sono dipinti, sculture, reperti archeologici e tessuti sacri che raccontano secoli di spiritualità e maestria artistica. Tra i capolavori: la Madonna di Simone Martini, la Maestà del Vecchietta, e il prezioso crocifisso di Sant’Antimo del XII secolo. Una sezione è anche dedicata al Novecento, con opere di Arturo Luciani, pittore montalcinese.


5. L’Abbazia di Sant’Antimo: spiritualità e natura in perfetto equilibrio

A circa 10 km dal centro, l’Abbazia di Sant’Antimo si raggiunge con una breve deviazione sulla SP55 in direzione Castelnuovo dell’Abate. Immersa in un paesaggio di ulivi e colline silenziose, questa abbazia romanica toscana del XII secolo è un vero gioiello architettonico. La luce che filtra dalle monofore, i capitelli scolpiti, il chiostro e la cappella carolingia sono pura poesia di pietra. Un luogo che invita al raccoglimento, alla contemplazione, e al respiro lento della natura.


6. Tradizione viva: la Sagra del Tordo

Montalcino non è solo storia e arte, ma anche tradizione popolare, vissuta con orgoglio e passione. Ogni anno, l’ultima domenica di ottobre, si tiene la Sagra del Tordo, una festa che coinvolge i quattro quartieri del borgo – Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio – in una spettacolare gara di tiro con l’arco. Cortei storici, banchetti medievali, tamburini e sbandieratori colorano le vie e riscaldano l’anima del paese. In estate, l’Apertura delle Cacce, una versione ridotta della festa, anticipa l’autunno festoso.


7. Altre perle da scoprire

Chi ha tempo e voglia può esplorare anche altre meraviglie come il Museo del Vetro, la Chiesa di Sant’Agostino, il Teatro degli Astrusi, e le antiche mura che abbracciano il borgo. Ogni pietra ha una storia da raccontare.


8. Il Brunello: il vero ambasciatore di Montalcino

Impossibile parlare di Montalcino senza menzionare il suo vino. Il Brunello di Montalcino, DOCG celebre in tutto il mondo, è il frutto di un lavoro sapiente, di una terra generosa e di una cultura millenaria. Visitare Montalcino significa anche varcare le porte delle cantine, ascoltare racconti di vigna, annusare barrique, e lasciarsi sorprendere dalla profondità di ogni calice.


Montalcino non si visita. Montalcino si vive.

Con i suoi panorami infiniti, la storia scolpita nelle pietre, l’arte nascosta tra le navate, e il vino che sa di passione e pazienza, questo borgo toscano è uno di quei luoghi da cui non si torna mai davvero via.


Perché Montalcino resta nel cuore. E ci torna, ogni volta che cerchiamo bellezza.

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